21/22 Marzo

RIFUGIO BERTONE E TESTA BERNARDA 2533 m.

20 posti disponibili    CHIUSURA ISCRIZIONI 29 febbraio     CAPARRA 20 € (da pagare per contanti al CAI)  DISL. 400 m. 1° g - 600 m. 2° g. - DIFF. WT2

Entusiasmante escursione di due giorni al cospetto del Monte Bianco

1° giorno

Dopo circa 2 ore di salita dalla Val Sapin (nei pressi di Courmayeur) si giunge al Bertone dove incontreremo Renzino Cosson il gestore del Rifugio e soprattutto grande e stimato alpinista. Con lui passeremo una serata di racconti delle sue imprese.

2° giorno

Escursione alla Cima Bernarda a quota 2533 m. La vista sulla Val Ferret e sul massiccio del Bianco e sulla Grand Jorasses renderanno indimenticabile questa escursione

Il Rifugio Bertone è localizzato nei pressi del piccolo vilaggio di Le Pré al cospetto del Monte Bianco, montagna molto amata e vissuta in tutti i minimi particolari dalla guida alpina Lorenzino Cosson. Questa struttura prende il nome di Giorgio Bertone, guida alpina e grande amico di Renzo, insieme vissero molte avventure in particolare la prima salita italiana della parete sud-est del Nose al Capitan nello Yosemite Valley. Furono molto uniti anche nel soccorso alpino e nella fotografia. Ma nell’agosto del 1977 il destino porta via, a noi ed al suo amico, Giorgio una persona unica in tutto. Quando visiterete il Rifugio, oltre a godere di una vista mozzafiato sulla catena del Monte Bianco, potrete sentire ancora nell’aria quell’energia e quell’amicizia che unisce tutti noi e che ha accompagnato nel loro corto ma intenso cammino due grandi amici come Giorgio e Renzo. Una frase significativa tra Renzo e Giorgio, in un momento di difficolta su di una parete tardando nell’arrampicarsi, Renzo si rivolse a Giorgio dicendogli: “hai visto che razza di alpinista ti sei trovato come compagno” e Giorgio allungandogli la mano gli rispose: “di alpinisti se ne trovano quanti vuoi ma di amici no… forza andiamo”.

DISL. 400 M. 1° g - 600 M. 2° g. - DIFF. WT2

 

REGOLAMENTO

  1. Le gite sociali proposte hanno lo scopo principale di favorire e diffondere la pratica dell’escursionismo montano; esse vengono organizzate dalla commissione Escursionismo che ne cura lo svolgimento per mezzo di accompagnatori, i quali operano volontariamente e gratuitamente.

  2. La partecipazione alle escursioni è riservata ai soli Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento. Ciò nonostante i Soci che non hanno rinnovato la tessera sociale non oltre il 31 marzo ed i non Soci che intendessero partecipare, devono obbligatoriamente recarsi presso la Sede Sezionale entro il venerdì precedente la data dell'escursione per attivare la Polizza infortuni in attività sociale e la Polizza soccorso alpino in attività sociale per dar corso alle relative coperture assicurative. Non è la partecipazione di non iscritti al CAI o di Soci non in regola con il tesseramento. I minorenni possono partecipare alle gite solo se autorizzati da chi esercita nei loro confronti la “potestà dei genitori” ed accompagnati da persona responsabile.

  3. Il rapporto che si instaura, durante le gite, tra gli accompagnatori ed i partecipanti si configura nella fattispecie dello "accompagnamento volontario gratuito per spirito associativo, per amicizia o per mera cortesia; di tipo non qualificato e non professionale".

  4. La frequentazione della montagna è soggetta a pericoli che comportano rischi; gli organizzatori ed accompagnatori adottano misure di prudenza e di prevenzione, derivanti dalla normale esperienza, per contenere, in entità e probabilità, tali rischi durante lo svolgimento delle gite, ma non assumono responsabilità alcuna al riguardo. Ogni partecipante è consapevole a priori dell’esistenza dei suddetti pericoli e, con la sua partecipazione alla gita, assume personalmente in proprio tutti i conseguenti rischi, nonché le responsabilità per i danni che può arrecare, direttamente o indirettamente, ad altri.

  5. E' facoltà degli organizzatori ed accompagnatori di modificare programmi ed itinerari delle gite, anche durante lo svolgimento delle stesse.

  6. Di norma, i partecipanti devono provvedere personalmente al raggiungimento delle località dalle quali hanno inizio le gite, effettuando i viaggi con mezzi propri, a proprio rischio ed a proprie spese; in caso di espatrio devono essere muniti di valido documento personale. A tutti gli effetti le gite hanno inizio e termine nelle suddette località base, essendo i viaggi non compresi nelle competenze degli organizzatori ed accompagnatori; i partecipanti devono presentarsi puntualmente in tali località pena l’esclusione dalle gite, non essendo prevista l’attesa dei ritardatari. Nel caso di viaggi organizzati con trasporto in pullman, la responsabilità del viaggio compete al vettore e l’obbligo di puntualità è riferito agli orari stabiliti per le partenze (andata e ritorno) del mezzo

  7. I partecipanti devono essere muniti di indumenti ed attrezzi completi, idonei ed efficienti, nonché idonei al tipo di gita cui partecipano, essendo l’equipaggiamento personale anche un importante fattore di sicurezza; essi devono inoltre possedere un grado di preparazione adeguato alle gite in programma.

  8. Fermo quanto precisato al punto 3) del presente Regolamento, i partecipanti sono invitati a seguire diligentemente le indicazioni via via fornite loro, durante la gita, dagli accompagnatori ed a collaborare con essi per la buona riuscita della medesima. E' facoltà degli accompagnatori accettare la partecipazione degli iscritti all'escursione informando coloro che non risultano adeguatamente preparati della loro cancellazione all'iscrizione

  9. Tutti, accompagnatori e partecipanti, devono tenere in ogni circostanza un comportamento civile corretto e coerente con i principi dell’etica alpinistica.

  10. Le gite sociali sono attività del CAI e perciò, oltre al presente Regolamento, sono subordinate anche agli Statuti e Regolamenti del CAI e delle singole sezioni.