LAGO CASTEL DA RIALE 2220 m.
ESCURSIONE ED ESERCITAZIONE PER L'UTILIZZO DEI MEZZI DI AUTOSOCCORSO
Partenza da Legnano ore 7.00
Località di partenza: Riale Val Formazza (VB)
Quota massima: 2220 m.
Dislivello: + 500 m.
Difficoltà: WT2 Ciaspole


Fantastica escursione invernale con le ciaspole da Riale al lago Castel e i laghi del Boden in valle Formazza.
Accesso
Riale si trova in alta val Formazza e si raggiunge dopo aver risalito tutta la valle, una volta attraversata la bella valle Antigorio (in centro paese a Baceno si trova il bivio: a sinistra si sale al Devero a destra si prende per Premia e si continua per la nostra meta). L'auto va lasciata all'ingresso paese, nel parcheggio gratuito che si trova prima di raggiungere il centro abitato visto che tutta la piana, parcheggio a pagamento compreso, è occupata dalla pista da fondo).
Percorso
Risalita la strada asfaltata ed attraversato il torrente si continua verso destra, si taglia la pista da fondo e si può iniziare l'ascesa (cartelli presenti): è possibile seguire la facile pista battuta dal gatto delle nevi che percorre la mulattiera oppure tagliare utilizzando il sentiero estivo più rapido, ma anche più ripido.
Mano a mano che si procede non si può fare a meno di rimanere estasiati dal panorama con il villaggio ricoperto di neve, la piccola chiesetta sul monticello al suo fianco, il lago di Morasco e la corona di cime tutta intorno.
Superato il dislivello nel suo tratto più ripido ci si inoltra nel valloncello che precede
la diga del lago Toggia ed il rifugio Maria Luisa, che s'intravede in lontananza, si gira verso destra nei pressi di una costruzione puntando al lago Castel. Seguendo le tracce che puntano verso destra si raggiunge la diga del Castel in una manciata di minuti.
Le cime del Kastelhorn e del Basodino fanno da cornice al Lago Castel ed al pianoro che ci porta per alcuni saliscendi ai laghi di Boden. A questo punto della gita procederemo con l’esercitazione dei mezzi di autosoccorso ARTVA, sonda e pala dividendoci in gruppi e simulando una situazione di emergenza. Esercitazione necessaria per prendere dimestichezza nell’utilizzo dei mezzi in dotazione e conoscere le procedure di soccorso in caso di travolgimento da valanche o slavine.
Discesa

Per il rientro si segue una traccia che si mantiene parallela rispetto a quella fatta per salire ma più in basso ed evita di passare per il lago Castel. Quando il pendio si fa un po' più ripido è agevole e divertente “tagliare” il percorso sulla neve fresca dirigendosi verso il bivio che porta verso il rifugio Maria Luisa.  Da qui in avanti non resta che percorrere i tornanti (con tagli a piacimento) che riportano a Riale dove concludiamo la gita e ristorarci nei piacevoli locali del borgo.

BUONA GITA A TUTTI

REGOLAMENTO

  1. Le gite sociali proposte hanno lo scopo principale di favorire e diffondere la pratica dell’escursionismo montano; esse vengono organizzate dalla commissione Escursionismo che ne cura lo svolgimento per mezzo di accompagnatori, i quali operano volontariamente e gratuitamente.

  2. La partecipazione alle escursioni è riservata ai soli Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento. Ciò nonostante i Soci che non hanno rinnovato la tessera sociale non oltre il 31 marzo ed i non Soci che intendessero partecipare, devono obbligatoriamente recarsi presso la Sede Sezionale entro il venerdì precedente la data dell'escursione per attivare la Polizza infortuni in attività sociale e la Polizza soccorso alpino in attività sociale per dar corso alle relative coperture assicurative. Non è la partecipazione di non iscritti al CAI o di Soci non in regola con il tesseramento. I minorenni possono partecipare alle gite solo se autorizzati da chi esercita nei loro confronti la “potestà dei genitori” ed accompagnati da persona responsabile.

  3. Il rapporto che si instaura, durante le gite, tra gli accompagnatori ed i partecipanti si configura nella fattispecie dello "accompagnamento volontario gratuito per spirito associativo, per amicizia o per mera cortesia; di tipo non qualificato e non professionale".

  4. La frequentazione della montagna è soggetta a pericoli che comportano rischi; gli organizzatori ed accompagnatori adottano misure di prudenza e di prevenzione, derivanti dalla normale esperienza, per contenere, in entità e probabilità, tali rischi durante lo svolgimento delle gite, ma non assumono responsabilità alcuna al riguardo. Ogni partecipante è consapevole a priori dell’esistenza dei suddetti pericoli e, con la sua partecipazione alla gita, assume personalmente in proprio tutti i conseguenti rischi, nonché le responsabilità per i danni che può arrecare, direttamente o indirettamente, ad altri.

  5. E' facoltà degli organizzatori ed accompagnatori di modificare programmi ed itinerari delle gite, anche durante lo svolgimento delle stesse.

  6. Di norma, i partecipanti devono provvedere personalmente al raggiungimento delle località dalle quali hanno inizio le gite, effettuando i viaggi con mezzi propri, a proprio rischio ed a proprie spese; in caso di espatrio devono essere muniti di valido documento personale. A tutti gli effetti le gite hanno inizio e termine nelle suddette località base, essendo i viaggi non compresi nelle competenze degli organizzatori ed accompagnatori; i partecipanti devono presentarsi puntualmente in tali località pena l’esclusione dalle gite, non essendo prevista l’attesa dei ritardatari. Nel caso di viaggi organizzati con trasporto in pullman, la responsabilità del viaggio compete al vettore e l’obbligo di puntualità è riferito agli orari stabiliti per le partenze (andata e ritorno) del mezzo

  7. I partecipanti devono essere muniti di indumenti ed attrezzi completi, idonei ed efficienti, nonché idonei al tipo di gita cui partecipano, essendo l’equipaggiamento personale anche un importante fattore di sicurezza; essi devono inoltre possedere un grado di preparazione adeguato alle gite in programma.

  8. Fermo quanto precisato al punto 3) del presente Regolamento, i partecipanti sono invitati a seguire diligentemente le indicazioni via via fornite loro, durante la gita, dagli accompagnatori ed a collaborare con essi per la buona riuscita della medesima. E' facoltà degli accompagnatori accettare la partecipazione degli iscritti all'escursione informando coloro che non risultano adeguatamente preparati della loro cancellazione all'iscrizione

  9. Tutti, accompagnatori e partecipanti, devono tenere in ogni circostanza un comportamento civile corretto e coerente con i principi dell’etica alpinistica.

  10. Le gite sociali sono attività del CAI e perciò, oltre al presente Regolamento, sono subordinate anche agli Statuti e Regolamenti del CAI e delle singole sezioni.