Tommaso Lamantia già membro della spedizione in Pakistan organizzata dalla Scuola Guido Della Torre  per festeggiare il 40° anno di attività, insieme a Giovanni Giarletta  e Manuele Panzeri  hanno raggiunto la vetta del Cerro Torre ripetendo  la celebre via dei Ragni di Lecco del 1974.

Approfittando dell’estate patagonica i tre, partiti il 29 dicembre 2017 sono riusciti a ripetere la via aperta dai Ragni e raggiungere il fungo sommitale a quota 3.108 metri dopo ben tre giorni di scalata sulla Parete Ovest e un bivacco a 40 metri dalla vetta.

I tre, hanno dovuto affrontare parecchie difficoltà prima di riuscire a solcare la calotta sommitale di questa incredibile montagna. Il team aveva già tentato la cima nella prima metà di gennaio ed era stato ribattuto per via delle condizioni meteo proibitive. Questo primo tentativo ha comunque permesso di portare materiale e viveri fondamentali per l’ascesa. L’ambizioso progetto di ripercorrere la Via dei Ragni, realizzata nel 1974 dalla spedizione lecchese capitanata da Casimiro Ferrari, oggi è di nuovo realtà.

In un paesaggio fatto di cime aguzze, funghi di neve e ghiaccio, Manuele, Giovanni e Tommaso hanno potuto così rivivere e riscrivere une delle più belle pagine dell’alpinismo lecchese e mondiale. Il Cerro Torre con la sua parete ovest rappresenta sicuramente una delle montagne più belle e allo stesso tempo più difficili da scalare con terreno di ghiaccio e misto con difficoltà variabili, un sogno per molti, una realtà per il trio lecchese.

"E’ stata un’avventura epica - raccontano - dove abbiamo dato e speso ogni singola nostra risorsa. Due giorni in truna con tempesta e tre giorni di scalata con un bivacco a 40 metri dalla cima seduti all’addiaccio. La discesa è stata tremenda nel cuore di una tempesta. Siamo emozionati e felici ma è stata veramente durissima”.

La serata è dedicata a Giovanni Giarletta deceduto recentemente sulle cime lecchesi