CAUSA METEO AVVERSO, L'ESCURSIONE E' RIMANDATA A MERCOLEDI' 17 APRILE '24

chiediamo cortesemente a chi si fosse già iscritto per il 10 c.m. di iscriversi nuovamente

 

VAL CHIUSELLA, ANELLO AI PIANI DI CAPPIA 1345 m e RIF. PIAZZA

Ritrovo ore 7.00 a Legnano, piazza del mercato - Quota massima: 1345 m. - Disl. 550 m - Svil. 7 km - Diff. E

Accesso Val Chiusella, Travessella. parcheggio delle Miniere.

Percorso: via sentiero della “Transumanza” fino a Cappia, poi si sale ai Piani di Cappia; si chiude l’anello passando per un’area con incisioni rupestri e per il rifugio Piazza. Natura e storia, questi gli elementi che caratterizzano il “Sentiero delle Anime” che si fa al ritorno. Siamo in una porzione della Valchiusella dove sono visibili le tracce del passato di questo territorio: vita di una civiltà che si è legata in maniera profonda alla natura circostante e che ha lasciato una traccia indelebile scolpita nella pietra.

Ora un approfondito e opzionale dettaglio: dal parcheggio delle Miniere si va alle case di Traversella e si attraversa il borgo. Si segue la stretta via Monte Marzo, che sale in diagonale e presto diventa selciata, entrando nel bosco. Con tratti ben costruiti a gradoni, tocca le prime incisioni rupestri. Qui si abbandona il “Sentiero delle anime” per il sentiero della "Transumanza".Ora l'ampia mulattiera costeggia la baita di Roncole, rientra nel bosco e prosegue a lungo in piano a mezza costa, anche quando diventa un sentiero. Oltrepassata una radura (baita con affresco) va a saliscendi, si alza in diagonale a un roccione e conduce alla radura con la lunga baita di Traunt. Il sentiero torna tra le betulle, si abbassa a un rio e sale a gradoni a un secondo guado e affronta una salita tra le betulle: la traccia sale per la massima pendenza, costeggia una radura, sx, dx per uscire su un bel ripiano dove terminano le fatiche e appare l’agglomerato di Cappia. Il sentiero va a mezza costa in lieve discesa e si fa via via più evidente: attraversa un rio, sale dolcemente a una sella e dopo un altro guado sale ripido a Cappia minuscolo borgo che domina la valle. La mulattiera ora si alza con ripidi gradoni in pietra e ci porta a un gruppo di baite; tra le tracce degli armenti si sale a zig-zag, si costeggia un muretto in pietra, e si esce alle prime baite dei Piani di Cappia, disposte su un panoramico costone. Presso il pilone votivo vi è una notevole incisione antropomorfa che sembra vegliare sul sottostante borgo di Succinto. Si continua su mulattiera lungo il costone, toccando altre baite fino a ritrovare il “Sentiero delle anime” che noi si percorre al rientro, sul versante esposto a sud. Una traccia ben protetta da mancorrenti va in piano ad attraversare il torrente, poi si allarga e diventa una buona mulattiera spesso selciata. Con andamento in lieve discesa a mezza costa che si alterna a brevi risalite si toccano le incisioni rupestri. Sono indicate da cartelli numerati che le illustrano e permettono di individuarle: Carëtte (8), Roch-al-Rivelle (7), Mont-ëd-Rivelle (6), Traunt (5 e 4), Ròch ëd Tòni (3), arrivando infine al rifugio Piazza, con bella terrazza che si affaccia sulla valle. Da qui, dopo un tratto in piano la mulattiera si immette sul sentiero che, in discesa, riporta sul percorso di andata. Qui termina l’anello e si torna a Traversella. Chi è riuscito a legger fin qui, si annoti un numero di due cifre su un ritaglio di carta pergamena, darà modo di partecipare all’estrazione di fine escursione.

Discesa Percorso ad anello.

REGOLAMENTO

  1. Le gite sociali proposte hanno lo scopo principale di favorire e diffondere la pratica dell’escursionismo montano; esse vengono organizzate dalla commissione Escursionismo che ne cura lo svolgimento per mezzo di accompagnatori, i quali operano volontariamente e gratuitamente.

  2. La partecipazione alle escursioni è riservata ai soli Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento. Ciò nonostante i Soci che non hanno rinnovato la tessera sociale non oltre il 31 marzo ed i non Soci che intendessero partecipare, devono obbligatoriamente recarsi presso la Sede Sezionale entro il venerdì precedente la data dell'escursione per attivare la Polizza infortuni in attività sociale e la Polizza soccorso alpino in attività sociale per dar corso alle relative coperture assicurative. Non è la partecipazione di non iscritti al CAI o di Soci non in regola con il tesseramento. I minorenni possono partecipare alle gite solo se autorizzati da chi esercita nei loro confronti la “potestà dei genitori” ed accompagnati da persona responsabile.

  3. Il rapporto che si instaura, durante le gite, tra gli accompagnatori ed i partecipanti si configura nella fattispecie dello "accompagnamento volontario gratuito per spirito associativo, per amicizia o per mera cortesia; di tipo non qualificato e non professionale".

  4. La frequentazione della montagna è soggetta a pericoli che comportano rischi; gli organizzatori ed accompagnatori adottano misure di prudenza e di prevenzione, derivanti dalla normale esperienza, per contenere, in entità e probabilità, tali rischi durante lo svolgimento delle gite, ma non assumono responsabilità alcuna al riguardo. Ogni partecipante è consapevole a priori dell’esistenza dei suddetti pericoli e, con la sua partecipazione alla gita, assume personalmente in proprio tutti i conseguenti rischi, nonché le responsabilità per i danni che può arrecare, direttamente o indirettamente, ad altri.

  5. E' facoltà degli organizzatori ed accompagnatori di modificare programmi ed itinerari delle gite, anche durante lo svolgimento delle stesse.

  6. Di norma, i partecipanti devono provvedere personalmente al raggiungimento delle località dalle quali hanno inizio le gite, effettuando i viaggi con mezzi propri, a proprio rischio ed a proprie spese; in caso di espatrio devono essere muniti di valido documento personale. A tutti gli effetti le gite hanno inizio e termine nelle suddette località base, essendo i viaggi non compresi nelle competenze degli organizzatori ed accompagnatori; i partecipanti devono presentarsi puntualmente in tali località pena l’esclusione dalle gite, non essendo prevista l’attesa dei ritardatari. Nel caso di viaggi organizzati con trasporto in pullman, la responsabilità del viaggio compete al vettore e l’obbligo di puntualità è riferito agli orari stabiliti per le partenze (andata e ritorno) del mezzo

  7. I partecipanti devono essere muniti di indumenti ed attrezzi completi, idonei ed efficienti, nonché idonei al tipo di gita cui partecipano, essendo l’equipaggiamento personale anche un importante fattore di sicurezza; essi devono inoltre possedere un grado di preparazione adeguato alle gite in programma.

  8. Fermo quanto precisato al punto 3) del presente Regolamento, i partecipanti sono invitati a seguire diligentemente le indicazioni via via fornite loro, durante la gita, dagli accompagnatori ed a collaborare con essi per la buona riuscita della medesima. E' facoltà degli accompagnatori accettare la partecipazione degli iscritti all'escursione informando coloro che non risultano adeguatamente preparati della loro cancellazione all'iscrizione

  9. Tutti, accompagnatori e partecipanti, devono tenere in ogni circostanza un comportamento civile corretto e coerente con i principi dell’etica alpinistica.

  10. Le gite sociali sono attività del CAI e perciò, oltre al presente Regolamento, sono subordinate anche agli Statuti e Regolamenti del CAI e delle singole sezioni.