ESCURSIONISMO

Domenica 5 Novembre

Cima Pizzetto - Valle Anzasca

Difficoltà E - Dislivello: 1.100 m - Quota massima: 1879 m

 

Escursione di grande panoramicità con bellissimi scorci sulla Valle Anzasca e su tutto il catino della selvaggia e solitaria Valle Olocchia. Una gita senza particolari difficoltà.

Questa escursione ad anello si svolge sul crinale che separa la Valle Anzasca dalla valle laterale del torrente Olocchia, in mezzo a radure e boschi. Per questa particolare posizione, questa escursione consente una bella vista sulla parete est del Monte Rosa.

In questa stagione dell’anno, si possono ammirare i diversi colori della natura autunnale, dai boschi di latifoglie, alle conifere, alle cime imbiancate delle montagne.

La partenza è situate nel paese di Bannio dalla località Fontane. Salendo inizialmente per una mulattiera, si raggiune la frazione di Balmo Cima. Seguendo quindi i pendii erbosi e radure, attravero diversi boschi si raggiunge prima villa Samonini e quindi l’alpe Rausa, dove procedendo per un sentiero sempre morbido e mai ripido si raggiunge il piccolo laghetto di Campo Aostano.

Dopo il laghetto, un bivio in corrispondenza di una sella permette di entrare nella parte più selvaggia della valle Olocchia. Manttenendo il percorso sulla sinistra (sempre ben segnalato), si procede con un sentiero su una costa erbosa, raggiungendo dopo 10 minuti la cima del Pizzetto.

Al ritorno si ripercorre lo stesso sentiero fino ad aver superato in discesa villa Samonini.

Mantenendo al bivio successivo il sentiero di destra, con direzione alpe SOI, si scende rapidamente nel bosco fino a raggiungere prima Pianezzo e quindi l’Alpe Soi, un bel vollaggio rurale in mezzo alla valle Olocchia. Seguendo quindi la mulattiera che attraversa i borghi della valle Olocchia, ritorniamo alla località Fontane, dove abbiamo lasciato l’automobile.

REGOLAMENTO

  1. Le gite sociali proposte hanno lo scopo principale di favorire e diffondere la pratica dell’escursionismo montano; esse vengono organizzate dalla commissione Escursionismo che ne cura lo svolgimento per mezzo di accompagnatori, i quali operano volontariamente e gratuitamente.

  2. La partecipazione alle escursioni è riservata ai soli Soci del Club Alpino Italiano in regola con il tesseramento. Ciò nonostante i Soci che non hanno rinnovato la tessera sociale non oltre il 31 marzo ed i non Soci che intendessero partecipare, devono obbligatoriamente recarsi presso la Sede Sezionale entro il venerdì precedente la data dell'escursione per attivare la Polizza infortuni in attività sociale e la Polizza soccorso alpino in attività sociale per dar corso alle relative coperture assicurative. Non è la partecipazione di non iscritti al CAI o di Soci non in regola con il tesseramento. I minorenni possono partecipare alle gite solo se autorizzati da chi esercita nei loro confronti la “potestà dei genitori” ed accompagnati da persona responsabile.

  3. Il rapporto che si instaura, durante le gite, tra gli accompagnatori ed i partecipanti si configura nella fattispecie dello "accompagnamento volontario gratuito per spirito associativo, per amicizia o per mera cortesia; di tipo non qualificato e non professionale".

  4. La frequentazione della montagna è soggetta a pericoli che comportano rischi; gli organizzatori ed accompagnatori adottano misure di prudenza e di prevenzione, derivanti dalla normale esperienza, per contenere, in entità e probabilità, tali rischi durante lo svolgimento delle gite, ma non assumono responsabilità alcuna al riguardo. Ogni partecipante è consapevole a priori dell’esistenza dei suddetti pericoli e, con la sua partecipazione alla gita, assume personalmente in proprio tutti i conseguenti rischi, nonché le responsabilità per i danni che può arrecare, direttamente o indirettamente, ad altri.

  5. E' facoltà degli organizzatori ed accompagnatori di modificare programmi ed itinerari delle gite, anche durante lo svolgimento delle stesse.

  6. Di norma, i partecipanti devono provvedere personalmente al raggiungimento delle località dalle quali hanno inizio le gite, effettuando i viaggi con mezzi propri, a proprio rischio ed a proprie spese; in caso di espatrio devono essere muniti di valido documento personale. A tutti gli effetti le gite hanno inizio e termine nelle suddette località base, essendo i viaggi non compresi nelle competenze degli organizzatori ed accompagnatori; i partecipanti devono presentarsi puntualmente in tali località pena l’esclusione dalle gite, non essendo prevista l’attesa dei ritardatari. Nel caso di viaggi organizzati con trasporto in pullman, la responsabilità del viaggio compete al vettore e l’obbligo di puntualità è riferito agli orari stabiliti per le partenze (andata e ritorno) del mezzo

  7. I partecipanti devono essere muniti di indumenti ed attrezzi completi, idonei ed efficienti, nonché idonei al tipo di gita cui partecipano, essendo l’equipaggiamento personale anche un importante fattore di sicurezza; essi devono inoltre possedere un grado di preparazione adeguato alle gite in programma.

  8. Fermo quanto precisato al punto 3) del presente Regolamento, i partecipanti sono invitati a seguire diligentemente le indicazioni via via fornite loro, durante la gita, dagli accompagnatori ed a collaborare con essi per la buona riuscita della medesima. E' facoltà degli accompagnatori accettare la partecipazione degli iscritti all'escursione informando coloro che non risultano adeguatamente preparati della loro cancellazione all'iscrizione

  9. Tutti, accompagnatori e partecipanti, devono tenere in ogni circostanza un comportamento civile corretto e coerente con i principi dell’etica alpinistica.

  10. Le gite sociali sono attività del CAI e perciò, oltre al presente Regolamento, sono subordinate anche agli Statuti e Regolamenti del CAI e delle singole sezioni.