Tutelare la montagna nell'era del cambiamento climatico si può!

Il Club alpino italiano ha individuato alcune linee guida per promuovere un approccio sostenibile alle Terre Alte. Ne parlerà, giovedì 4 Aprile alle ore 21 presso l'Università Carlo Cattaneo LIUC, il Presidente Generale CAI Antonio Montani insieme a Raffaele Marini e Rosita Lupi, qualificati relatori del recente 101° Congresso Nazionale. La serata sarà organizzata dalle sezioni CAI di Busto Arsizio, Castellanza, Legnano, Parabiago e Saronno.

Il boom di persone che frequentano la montagna ha indotto il CAI ad alcune riflessioni.

Gli aspetti primari che verranno affrontati saranno:
- il Capitale Naturale di cui tutti gli uomini dispongono è costituito da tutti i beni viventi (la vegetazione, gli animali) e non viventi (aria, acqua e suolo). Essi, insieme, forniscono benefici per la sopravvivenza dell'umanità di cui, il Club Alpino Italiano, ha il compito costituzionale di conservazione e sviluppo.
- la Frequentazione Responsabile della montagna attraverso comportamenti sempre più consapevoli che introducano il concetto di limite: la montagna è libera, la montagna è libertà ma non anarchia. Imparare e migliorare la frequentazione della montagna con una pratica esplorativa educativa e socialmente diffusa è un obiettivo a cui il CAI non può sottrarsi.
- lo Sviluppo Economico della montagna sarà il tema centrale del dibattito perché è indispensabile mantenere in equilibrio gli interessi fra la città e la comunità montane. Non possiamo intendere il nostro intervento solo come attività di conservazione o svago dei territori di montagna, ma privilegiare il loro sviluppo economico e sociale: sanità, scuola, trasporti, comunicazioni e reti digitale sono gli elementi concreti che fanno vivere queste comunità.

Questi saranno i temi che i relatori affronteranno nella serata aperta a tutti gli interessati.